Oggi vedremo la pronuncia delle varie lettere; partiremo dalle vocali quindi vedremo le particolarità della /u/, le semi-vocali /y/ e /w/ e le consonanti.
LE VOCALI
La lingua giapponese ha cinque vocali come quella italiana, si trovano all'inizio dell'alfabeto e sono /a/, /i/, /u/, /e/, /o/. Vi consiglio di cominciare fin da ora a considerarle in questo ordine perché è poi quello usato anche nelle sillabe per ordinarle all'interno dell'alfabeto e vi sarà utile quando dovrete studiare i vari kana (i caratteri Hiragana o Katakana).
Quelli che ho usato sono segni fonologici impiegati internazionalmente, per intenderci potete trovarli anche in un dizionario di inglese, per descrivere un suono e come potete vedere appaiono simili alle vocali italiane quindi avremo:
- abunai (=pericoloso) A come in asola
- egao (=sorriso) E come in elemento
- itai (=doloroso) I come in isola
- ocha (=the) O come in ostacolo
Le particolarità della /u/
Questo segno fonologico indica che il suono viene pronunciato come in urto:
- susumu (=avanzare, andare avanti)
inoltre la "u" generalmente risulta di difficile individuazione dopo le consonanti k, t, p, s:
- gakusei (=studente) è pronunciato quasi "gakksei"
- suizokukan (=acquario) è pronunciato quasi "suizokkan"
Infine, quando il suono è posto alla fine di una parola, di nuovo quasi non si sente:
- tabemasu (=mangiare) è pronunciato quasi "tabemass"
SEMIVOCALI /y/ E /w/
Le semi-vocali sono /y/ e /w/. /y/ può essere unita a /a/, /o/ e /u/ per creare le sillabe /ya/, /yo/ e /yu/ in genere usate come in:
- yameru (=smettere)
- yoku (=spesso)
- yume (=sogno)
e quaste semi-vocali ("y" e "w") sono talvolta combinate con le consonanti k, p, h, g, r, b, n per formare altre sillabe:
- hyaku (=cento)
- ryokou (=viaggio)
Quanto a /w/, la si può vedere solo ne giapponese moderno quando in coppia con /a/.
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Qui Miki si è fermata e ha fatto merenda -w- |
"WO" esiste solo in una particella ovvero, appunto, を usato per indicare il complemento oggetto benché を si pronunci /o/ e non /wo/.
- wakaru (=capire)
- warui (=male)
CONSONANTI
Il giapponese ha un numero limitato di consonanti: k, g, t, d, p, b, m, n, j, h, f, s e dunque non vedrete mai né la lettera "v", né la "l" o la "q". Quando un giapponese deve pronunciare la "v", per esempio in una parola straniera, questa viene mutata nella sua naturale controparte, cioè "b".
(Piccola nota: basta, vi prego, basta dire che in giapponese non esiste la "r"! C'è! Ci sono un sacco di parole che la contengono! È la "l" che non vedrete mai neanche con il binocolo... u.u)
SHI è pronunciato come SCI
shiawase (=felicità)
CHI è pronunciato come CI
chigaimasu (=essere diverso)
GI è pronunciato come GHI
gin (=argento)
JI è pronunciato come GI
jikan (=tempo)
HI è pronunciato come I
hikkoshi (=commovente)
FU (il suono F in giapponese si pronuncia come se si stesse soffiando più che come in "fiore"):
fukin (=straccio)
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"Qualcuno ha forse detto raamen?" |
R ha un suono più dolce che in italiano ma anche la nostra pronuncia non è del tutto scorretta:
raamen (=spaghetti cinesi)
N si pronuncia normalmente tranne prima di p, b, m dove suona come una "m"
shinbun ("shimbun" =giornale)
sanpo ("sampo" =passeggiata)
HA/WA: il più delle volte はè pronunciato "ha" ma ci sono occasioni in cui è pronunciato "wa", principalmente quando è una particella grammaticale o in parole come "konnichiwa" (=buon pomeriggio).
Fiiiine :3
...
...Col cavolo: ho ancora due pagine di roba da scrivere sull'argomento u.u".
La prossima volta parleremo della lunghezza delle vocali, dell'uso della doppia consonante e della sillaba /n/ (ebbene sì: "n" è una sillaba... **)
Mata ne! °3°
P.S.
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